Zaffiro

Famosi per la loro colorazione blu, vale tutto quello che è stato detto per i rubini, ad eccezione del fatto che negli zaffiri le inclusioni sono spesso minori.

Anche in questa pietra il colore è la risultante di un pleocroismo (sommatoria di due colori) blu e verde, e naturalmente i colori migliori dovranno portare maggiore blu (mettere foto zaffiro pregiato). Data la sua elevata durezza, lo zaffiro, come il rubino, ha una lucentezza molto forte, che potrebbe risultare già un parametro non trascurabile al fine del suo corretto riconoscimento. Difatti, come per i rubini, esistono sintesi che riproducono perfettamente le loro caratteristiche chimico fisiche, anche per quanto riguarda la lucentezza, ma altre invece, come i vetri al cobalto blu, doppiette di granato almandino e lo spinello sintetico blu, le differenze sono evidenti. Al fine di ottenere una corretta distinzione tra naturale e sintetico o imitazione esistono delle peculiarità presenti solo nello zaffiro naturale. Il pleocroismo verde e blu, ma in particolare i naturali hanno spesso al loro interno delle linee di accrescimento tipiche a forma di bande, che possono essere parallele tra  loro o formare un caratteristico angolo di 120° comunemente chiamate a “ginocchio”.

In base alle loro caratteristiche, possiamo spingerci a investigare sul loro luogo di provenienza. Infatti quelli con un colore blu cupo,con forte pleocroismo e queste bande nebbiose parallele o ad angolo, di solito sono di provenienza australiana. Se invece il colore dovesse risultare più tenue con una forte trasparenza, tale da fare intravedere le classiche inclusioni a velo, allora dovrebbe provenire dallo Sri Lanka.

Infine se è di un blu intenso, trasparente senza inclusioni particolarmente evidenti, siamo di fronte alla qualità più pregiata ossia ad uno zaffiro del Kashmir.

Prima avevo accennato alla fluorescenza che è sempre presente nelle imitazioni, ma purtroppo anche in molti naturali, anche se sovente di minore intensità. Le inclusioni a forma di bande parallele o a “ginocchio”(120°), sono importanti da vedere e riconoscere, poiché proprio loro, nelle più comuni imitazioni risulteranno mai parallele, ma spesso leggermente curve, e mai a ginocchio.

Queste gemme come accennato prima, si prestano molto bene alle sintesi e consiglio se mai doveste avere dubbi in merito, di rivolgervi sempre ad un esperto, ricordando, che anche il gemmologo più esperto dovrà prestare la massima attenzione per il loro riconoscimento.

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