Smeraldo

Questa pietra si trova tra il settimo e l’ottavo posto della scala di Mohs e gli smeraldi possiedono numerose inclusioni che sono spesso caratteristiche per il loro riconoscimento. Più che di inclusioni sarebbe più corretto parlare di fratture interne, dato che questa qualità di gemma ne è quasi sempre colpita.

Per quanto riguarda le imitazioni, qui la scienza non ha raggiunto la stessa raffinatezza conquistata con i corindoni, ma comunque quando la pietra è montata non sarà affatto semplice svelarne la sua vera natura. La qualità più pregiata viene estratta in Colombia e in particolare nella miniera di Muzo e di Chivor.

Anche il Brasile ne estrae molteplici ma di minore qualità rispetto ai precedenti, poiché risultano maggiormente inclusi e sono più traslucidi che trasparenti e il loro colore è spesso più tenue e chiaro, o più cupo.

Lo smeraldo non è una pietra molto rara, mentre rare sono le qualità più pregiate, ossia ottima trasparenza, il verde caratteristico, come nella foto dell’esemplare colombiano e presenza di poche inclusioni. Non bisogna però cadere in errore sui luoghi di provenienza, poiché come per le altre varietà di minerali pregiati, la loro geografia di genesi non ci garantisce l’elevata qualità. Così può capitare di avere scarsi smeraldi colombiani e discreti brasiliani. Comunque oggi abbiamo smeraldi provenienti dall’Africa orientale come Zambia, Tanzania e Zimbabwe, che non di rado, estraggono anche loro bellissimi esemplari.

Per gli esemplari con una saturazione intensa, dal colore verde caratteristico, senza eccessive inclusioni superiori ai due tre carati, il loro valore risulterà particolarmente elevato, sino ad eguagliare, e negli esemplari eccezionali, superare, quello dei diamanti della migliore qualità, ma sempre a parità di caratura. Quando però, il colore risulterà, o troppo tenue o troppo scuro, e con scarsa trasparenza, allora il suo deprezzamento sarà particolarmente marcato.

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