Rubino

I corindoni più pregiati, sono di colore rosso intenso, volgarmente denominati “sangue di piccione” . Questi ultimi sono particolarmente rari, specie con carature maggiori ai 2ct, e il loro valore, per gli esemplari più intensi di colore e con poche inclusioni, supera anche quello dei diamanti. Bisogna prestare particolare attenzione quando si ha a che fare con un rubino, infatti questa gemma è dicroica, ossia porta con se due colori: il rosso e il viola, quindi più predominerà primo colore rispetto  secondo, tanto più sarà pregiata la pietra. (mettere foto anello rubino).

Altro parametro d’analisi è la quantità di inclusioni, bisogna ricordare che rubini privi d’inclusioni sono estremamente rari e probabilmente si è davanti ad imitazioni. Esistono delle inclusioni caratteristiche che il gemmologo sa riconoscere. Proprio le imitazioni, per questo tipo di minerale, sono veramente “raffinate”, e gli scienziati sono riusciti  a creare un minerale sintetico che possiede le stesse proprietà fisico ottiche di quello naturale. Questa perfezione ha creato numerosi problemi nel loro riconoscimento, ma esistono ancora sostanziali differenze specie nelle inclusioni e nella fluorescenza, ma solo una persona particolarmente esperta è adatta a fare questo tipo di distinzioni.

Sarebbe troppo complesso scendere nei criteri di distinzione, ma prestare maggiore attenzione nel caso in cui la pietra dovesse risultare particolarmente pulita da una parte e dall’altra molto inclusa, se risulta priva d’inclusioni o se quest’ultime sono prive di tridimensionalità.

Fino ad oggi i Rubini più pregiati provengono dalla Birmania e in particolare dalla miniera di Mogok.

I più comuni invece, provengono dalla Thailandia, sono meno pregiati dei precedenti poiché portano più marcata la loro sfumatura viola e il loro colore caratteristico risulta meno trasparente anche se hanno poche inclusioni.

Anche in Sri Lanka e in Cambogia provengono pochi rubini, ma di elevata qualità, distinguibili grazie alla loro sfumatura più chiara e quasi tendente al rosa.

Di qualità inferiore sono invece quelli del Pakistan, dell’India e della Tanzania, poiché risultano sempre opachi o traslucidi ma mai perfettamente trasparenti ed hanno colori meno gradevoli al cospetto delle qualità sopra  descritte.

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